martedì 4 marzo 2014

Intervista al poeta Loris Elio Sardelli


Carissimi amici e carissime amiche di MV, oggi ho il piacere di presentarvi un poeta ed intervistarlo per voi ed anche per me, in quanto sono stata rapita dai suoi versi e rimasta affascinata dalla sua grande cultura.
Benvenuto nel nostro blog Loris Elio Sardelli, tanto per cominciare vorrei presentarti ai nostri lettori. 
Su internet ci sono poche informazioni di te, sembra che la tua figura di poeta sia avvolta da un alone di mistero ma a noi di MV piacerebbe conoscerti meglio. 

M. Quando e come ti sei avvicinato alla poesia?
L.E. Nutro l'amore per la poesia fin da ragazzo, quando assorto sedevo sugli scogli di Boccadasse a Genova o mi perdevo al rumore di una risacca d'onda nel durante delle nostre scorribande adolescenziali a Portofino; al primo amore non corrisposto trovavo conforto in un rivolo d'inchiostro, in un'immersione mi trovavo di fronte all'argenteo mutare di un banco di pesci domandandomi come la luce potesse renderli così cangianti, volendo fissare le mie emozioni in un verso quale fosse una fotografia da rivedersi negli anni. Il viaggio è in me, è sempre stato in me, ed è un viaggio dentro di me.


M. Quando le tue idee prendono forma, ti lasci guidare dall'istinto o il tuo modo di scrivere ha delle regole ben precise? 

L.E. E' propriamente una miscela di entrambe; utilizzando la metafisica, sarebbe impossibile procedere differentemente per spiegarsi, potremmo scrivere che sia come entrare in un'altra dimensione ove le regole che valgono per questa, la realtà visibile, siano solo dei ponti necessari per farsi comprendere dal lettore, per affiancarlo e condurlo lungo un viaggio senza fine, il viaggio del #leggiecrea, il viaggio dell'anelos, dell'anima. Ovviamente tale processo ha delle precise regole, e sono regole di armonia dove la ricerca di un disequilibrio equilibrante gioca un ruolo fondamentale onde il componimento vibri e riposi, riposi e vibri, ove il lettore riesca a riconoscere se stesso mutevolmente ed altresì a fissare il qui ed ora per sperdersi di nuovo in un sogno; da qui trovarsi sempre in una sorta di area del "middle point", cambiano infatti gli estremi di un essere umano, non cambia mai il centro che ne derivi dagli estremi stessi.  



M. Parlaci delle tue pubblicazioni. (una panoramica in base ai criteri che preferisci andando in ordine temporale, per esempio).

L.E. Premesso che non ritengo la pubblicazione il fine della poeta, del vero puro poeta, ho pubblicato, ho partecipato a concorsi, pubblicherò ancora pur consapevole che non si possa correre il rischio di divenire il consumatore di se stessi, di rendere il lettore tale.
Anche camminando sul filo della berlina dell'incomprensione, ho coscienza che forse sarò compreso tra cent'anni, tra mille anni; la mia anima non ha fretta, purchè brindi a caffè tutte le mattine con il mio ego.
Da ragazzo ho pubblicato "Stacco da Terra" poi da me ripudiato in quanto non tecnicamente all'altezza delle mie aspettative, anche se oggi alcuni critici di ciò che non ho distrutto penetrano analisi ritenendone i componimenti i virgulti di un organismo mono cellulare pronto a duplicarsi nell'immediato futuro, dinamica poi in effetti avvenuta;
"Poesie di Strada " una raccolta di poesie particolare e transgenica fiore abbozzato della mia attività intellettuale; un'antologia con Elio Pecora nella reciproca condivisione dell' importante opera di far conoscere ai più la poesia contemporanea; l'incipit con la poesia "Licantropia inversione" del romanzo del prof Francesco Mercadante #SonoDiventatoMiaMoglie fulgido esempio dello spossessamento dell'ego, con tutte le sofferenze materiali che questo comporti, a passo iniziatico per l'imbocco della via verso la luce.

M. "Poesie di strada" ha aiutato anche te a trovare te stesso?

L.E. Poesie di Strada è raccolta nata come un esperimento. All'epoca, mosso da un fervore profondo ed inesauribile, avevo necessità di estraniarmi dalla realtà tangibile per arrivare ad "intravedere" l'eternità, per arrivare a toccare un pulviscolo de materializzato della nostra realtà; mi dissi quindi cosa potrebbe essere di meglio della tanto decantata Second Life? Fu così che nacque "Poesie di Strada" tra le boulevards di un'essenza avatar che camminando in SL incontrava, socializzava, componeva anche istantaneamente al suo AVI dirimpettaio di pixels.

M. La tua quotidianità : com'è la vita di un poeta?

L.E. E' una vita in bilico tra realtà ed irrealtà, tra catene e liquefazione delle stesse, tra perscrutare la stazione della metro e trovare le energie tutte per magnificarne il quadro, il passato, il presente, il futuro, i movimenti, le staticità, le mortalità, le immortalità.
Sogno essere oggetto di filantropia, inutile negarlo, solo questo mi permetterebbe il proseguo della mia opera di distillazione della purezza e, come tentò di fare Appollinaire in "Alcool", la ricerca della fruibilità al lettore. 
Purtroppo la poesia, quale arte più aulica del genere umano, soffre per antitesi della depravazione che lo stesso stia vivendo nella quotidianità. La poesia oggi è scritta da molti, anche se molti ritengono di scriverla purtroppo mancando di senso autocritico, e pochi la leggono anche perché molti sono disorientati su cosa effettivamente meriti leggere.
La responsabilità di un poeta è grave, profonda e potente, non si riesce a mercificare tale aspetto, ci vuole coraggio da parte di tutti: poeti, editori, non ultimi lettori.

M. Hai altre passioni oltre alla scrittura? Quali?

L.E. La mia famiglia è certamente la passione più coinvolgente ed appassionante, investire sull'intelletto, le coscienze dei miei tre figli, confrontarmi con la mia amata moglie sono fonti vivide di nuove energie; Io ne avrei anche altre più prosaiche, è il tempo che, come comprenderete, impiego in altro; senza rimpianti ho lasciato le arti marziali praticate per molti anni, il nuoto ed il silenzio che esso mi donava. Mi concedo anche delle stasi mentali ed animali di fronte alla griglia sentendomi tramutare in un oramai placido pirata caraibico che si lascia andare ai sensi della tavola, tavola che certamente apprezzavano loro i pirati, Loris Elio ancor di più.



M. Dove ritieni che risieda in te la poesia? 

L.E. Nel posto più vicino all'ombra mia, dove nero e bianco si toccano ed esplode un arcobaleno di colori

M.   Quali sono i tuoi personaggi "specchio"? quelli che ammiri e che potresti definire come modelli di riferimento nella poesia e nell'arte in generale (intendo anche cinema o teatro per esempio) ?
Hai un vocabolario molto forbito... leggi molto?
Dacci qualche consiglio letterario

L.E. Ho studiato e tutt'ora procedo, sanscrito e vedico per molti anni, permeato dall'idea che solo risalendo alla fonte delle prime assonanze, si riesca a sfrondare le false sovrastrutture che la nostra modernità si è trascinata dietro alle positività che ha portato a tutti noi. Ho altresì affinato i miei studi con Giordano Bruno ed i suoi principi mnemonici che altro non sono, in estrema sintesi, se non le genesi ed i trait- d'union tra i mondi e le culture degli esseri umani; i fonemi del Nolano li ritroviamo trasversalmente nella molteplicità delle letterature antiche e moderne ergo mondiali. Posso infatti affermare che la lingua che ci ha accompagnato finora, non sia più sufficiente per immortalare ab aeternum la nostra società che sta mutando ad una velocità tale da necessitare la coniazione di neologismi, nuove strutture sintattiche, nuovi schemi logici letterari; tale processo, sia chiaro, deve essere governato e consapevole, oltre che fondarsi su principi intellettuali condivisi e sulla scarnificazione cognitiva delle classicità pregresse, non certo una folgorazione sulla via di Damasco, una casualità dettata da un errore grammaticale o di battitura, non certo senza una nuova #corrente artistica. 
Trovo infine conforto e fratellanza in scrittori quali Appollinaire, Celan, Montale, il maestro Pablo Neruda e più che consigliare un libro in particolare, consiglierei piuttosto un'atteggiamento: quello cioè di penetrare la lettura, di affrontare uno scritto secondo il semplice principio di un #leggiecrea, siamo infatti noi i primi creatori di una forma d'arte, di un volo.
M. Nuove pubblicazioni in uscita o appuntamenti che ti vedono protagonista e possiamo segnalare ai nostri lettori ?

L.E. Si, ve ne saranno tra cui una quadrilogia lirica titolata "PassatoPresente FuturoCatarsi", vi sono altresì le mie continue trascrizioni a penna personalizzate sulla tanto amata profumata carta Amalfi ed il sigillo laccato a fissare quell'istante di definita creazione; vi saranno altresì appuntamenti importanti. 
Mi garba citarvi per ora il già presente spazio facebook di #corrente ove ci stiamo confrontando primordialmente senza idee precostituite sui principi di una nuova #corrente artistica; così come l'evento "Labirintico Into Se" che avrà luogo a Genova il 6 giugno 2014 nel durante del Festival Internazionale della Poesia, ove condurremo gli astanti, con liriche poetiche, musiche, luci e spazialità verso ed attraverso una nuova conoscenza, una rigenerata coscienza.



Grazie infinite per questa bellissima intervista Loris Elio.
E' stato un piacere, a presto nella webragnatela e tra la carta da sfogliare, con nuovi versi da gustare.


Marianna L.

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