Mi piace iniziare questo articolo con una citazione del maestro russo Stanislavskij,che descrive appieno l'animo creativo di Susanna Parigi,la sublime artista fiorentina che sto per intervistare:profondità vera e pura,talento di razza e magnetismo magico che cattura al primo ascolto.
Prezioso dono il suo:dare forma e materia alla Parola
Buona lettura!
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Ciao Susanna,vorrei iniziare questa intervista
parlando di APNEA,il tuo ultimo album,uscito
nella primavera del 2014:9 brani intensi,emozionanti,toccanti.
Apnea,secondo il
dizionario, è Assenza, sospensione temporanea
dell'attività respiratoria.Tu parli di Apnea artistica.Cosa intendi?
Si ho scelto questo titolo perché
rappresentava al meglio quello che vedo e sento intorno in questo momento. I
titoli dei miei lavori sono sempre molto importanti per me. Devono sintetizzare
in maniera perfetta quello che voglio dire. E’ stato così per l’album “In
differenze”, per “L’insulto delle parole”, e “La lingua segreta delle donne”.
Ogni volta il titolo è strettamente legato alle canzoni, e soprattutto a quello
che mi attraversa prepotentemente. Viviamo in un momento di Apnea culturale,
artistica e non solo, direi anche economica. Questa è la verità, ma come è vero
che l’apnea è un momento in cui c’è mancanza di ossigeno, è anche vero che
obbliga, per forza, a prendere delle decisioni potenti, importanti. Per questo
il Cd non contiene affatto rassegnazione, ma anzi energia e desiderio di
cambiamento.
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APNEA vede la
collaborazione di Kaballà,Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.C’è un filo
rosso,un trait d’union che unisce le tracce dell’album?
Si. Tutte le canzoni contengono una
piccola proposta. Leggo e sento spesso critiche al sistema, e questo è molto
facile visto che viviamo in un paese di corruzione e disattenzione per dire
poco. Mi farebbe piacere ogni tanto sentire, non il litigio continuo e l’offesa
dell’avversario, ma programmi, consigli veri per poter cambiare quotidianamente
atteggiamenti sbagliati. Anche nostri, anche miei. Così ho scritto “L’uomo che
cammina”, per esempio, che è una piccola proposta di uomo nuovo; potrebbe
essere un politico diverso. Un uomo che scegliesse la politica più per
vocazione che per interesse.
Così ho scritto “Donne esoteriche” che è
una chiara provocazione, ma contiene certamente qualcosa di vero, e cioè la
domanda:”Come potrebbe essere un mondo costruito sul pensiero femminile invece
che su quello maschile?”... e così via
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Per un artista ogni brano rappresenta una parte
di sé,quindi immagino sia impossibile dividere tra “figli” e “figliastri”.Pero’
io ti chiedo lo stesso(e lo faccio spesso quando intervisto
cantanti-autori):c’è un brano che ti emoziona in modo particolare,che ti dà i brividi mentre lo esegui o che
semplicemente senti più tuo?
No. Sono tutti figli miei.
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Susanna Parigi e l’omaggio a Jannacci.Lo
spettacolo teatrale musicale dedicato al grande Enzo e’ diventato un cd, “Il
saltimbanco e la luna”,pubblicato sempre nel 2014. Solo la tua voce e un
pianoforte fanno rivivere con straordinaria intensità emotiva le parole del
compianto artista milanese. Come è nato questo progetto?Jannacci rappresentava
la milanesità tout court. E tu,fiorentina doc ma milanese d’adozione, cosa
apprezzi di questa città e cosa invece detesti?
Il concerto-teatrale che portiamo nei teatri da
più di due anni è nato da un’idea del giornalista-scrittore Andrea Pedrinelli.
Mi ha proposto una rilettura di alcuni brani di Enzo Jannacci che abbiamo
scelto insieme tra quelli forse meno conosciuti ma che più rappresentavano il
suo essere uomo attento all’emarginazione, alle “storie di povertà”, a un mondo
che cammina parallelo alle nostre vite ma che spesso noi non vediamo. Prima di
dare una risposta ad Andrea ci ho pensato molto per motivi abbastanza evidenti.
Una vocalità completamente diversa dalla sua e poi, come dici tu, anche il
fatto che io sono fiorentina. Poi è prevalsa la passione, l’innamoramento e ho
accettato.
Non è stato facile portare il mio mondo vicino al
suo cercando di essere il più rispettosa possibile. Non è stato facile per
certa libertà metrica delle sue canzoni, per certa provenienza musicale che non
è esattamente la mia. Io vengo dal mondo classico. Però ci siamo accorti,
proprio strada facendo, di quanto certi temi da lui trattati, fossero gli
stessi che si trovano nelle mie canzoni. Riguardo Milano io mi sento adottata
da questa città e nonostante quello che si sente dire spesso, sulla sua
freddezza di clima e di anima, io non penso proprio che sia vero. A me ha dato
tantissimo. Credo che quella che viene percepita come freddezza sia
semplicemente un atteggiamento non falso di persone che impiegano del tempo a
introdurti nella loro intimità. Questo mi sembra molto sano. Non credo alle
facili e rapide amicizie. Questa città mi ha insegnato anche il valore
dell’impegno e del lavoro. Non che non lo conoscessi, ma qui il darsi da fare
quotidiano permette che le cose funzionino molto meglio che nel resto d’Italia.
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Ho letto che la tua musica è stata definita “pop
letterario”.Sei d’accordo con questa affermazione?
Non molto ma se serve a chiarire qualcosa va
bene. Si è stata usata questa definizione per la prima volta con la mia musica
perché non è facilmente catalogabile. E’ vero che in quasi tutti i miei testi
si possono trovare riferimenti letterari e spesso sono inseriti in quella
categoria che viene definita come musica d’autore. D’altra parte la mia
vocalità e certo uso di accordi non fa parte esattamente di quel mondo.
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Hai collaborato con nomi importanti del panorama
musicale italiano:Baglioni,Cocciante,Fiorella Mannoia,Raf.Oggi con quale
artista(anche internazionale) vorresti duettare?E qual è la canzone (nella
storia della musica)che avresti voluto comporre?
Con Noa ho già collaborato e con Pat Metheny...
non so...mi piacciono molto le collaborazioni ma i duetti mi lasciano un po’
perplessa. Spesso li vedo come operazioni di marketing.
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Nel 2011 hai pubblicato un album dal titolo “La
lingua segreta delle donne”.E’ da poco passato l’8 Marzo,giorno in cui si
festeggia la Donna.Alla luce delle violenze,dei soprusi e dei femminicidi che
“l’altra metà del cielo”subisce quasi quotidianamente,ha ancora senso celebrare
questa giornata?
Non so. Dipenda dal significato che le si vuol
dare. Se è per ricordare tutto quello che citi allora va bene. Se è per far
finta che la donna sia importante regalando fiori allora no. Come la famosa
frase:”Ma si, la donna si sa che è più intelligente dell’uomo”. questa frase
spesso la dicono gli uomini per poi escludere le donne dalla maggior parte dei
posti di potere. L’aumento della violenza sulle donne nel nostro paese dimostra
l’imbarbarimento generale volutamente promosso da certa politica in questi ultimi
20 anni. Le persone deboli, plagiabili ci sono cascate in pieno. Possiamo per
tutto questo ringraziare molto anche la televisione.
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Accanto alla tua attività di cantante,autrice e
compositrice c’è anche quella di insegnante al Conservatorio di Trento.Sei quindi
costantemente a contatto con gli artisti del futuro.Che consigli dai ai tuoi
studenti?Bisogna inseguire sempre i propri sogni oppure è meglio preparare un
piano B,di riserva?
Sempre un piano B di riserva. Specialmente oggi.
Mettercela tutta ma anche essere consapevoli che è un lavoro duro, durissimo,
dove sei sempre in bilico, dove non c’è niente di certo. E’ anche duro dal
punto di vista fisico. Viaggi continui, concerti che sono delle piccole
prestazioni atletiche, lo studio quotidiano della voce e del
pianoforte...insomma ci vuole “un fisico bestiale”.
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E’ un periodo difficile:emergono la
paura,l’odio,la rabbia,la sfiducia nel futuro.Quale può essere il ruolo della
musica in un contesto simile?
La musica permette di veicolare le emozioni. Questo è già
terapeutico. Le emozioni, gli uragani, che attraversano specialmente
gli adolescenti, se non trovano sfogo, possono fare molto del male.
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Ultima domanda.Progetti a breve e a lungo termine
di Susanna Parigi.Quando potremo vederti live on stage?
Guarda i concerti non me li ricordo ma li potete trovare tutti sul mio sito:
www.susannaparigi.it Riguardo ai progetti sto scrivendo un libro
che uscirà a Natale dove protagonista sarà la musica e proprio
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