Art for Art's Sake....L'Arte per l'Arte.
Ed è stata una chiacchierata completamente dedicata alla nobile arte
della recitazione quella con Fulvia Lorenzetti,attrice romana dal grande
talento e dal fascino felino.
A questo link potete ascoltare l'audio dell'intervista telefonica
Una Premessa è d'obbligo:io e Fulvia ci siamo conosciute lo scorso mese
in quel di Milano,grazie alla prèmiere meneghina dello spettacolo Crimini del
Cuore,con la regia di Marco Mattolini.
Partner on stage della biondissima e bravissima Benedicta Boccoli,la
mora Fulvia mi ha subito colpita per presenza scenica e intensa gestualità ;e
in effetti,nel nominare Meg,il personaggio da lei interpretato nello
spettacolo,la sua voce si fa viva ed emozionata:Meg,la ribelle sognatrice,è un
ruolo che l'attrice romana ha sentito molto,e che si porterà per sempre nel
cuore.
Ma è soprendente scoprire anche il background della Lorenzetti;studi
presso il Laboratorio di Gigi Proietti e tantissimi ruoli con pezzi da novanta
del teatro italiano:Proietti in primis,esperienze di spicco con il grande
Albertazzi,e poi Tullio Solenghi,Maurizio Micheli e tanti tanti altri.
Il talento c'è.La Bellezza pure.L'esperienza,ça va sans dire,anche.
Quello che colpisce però della bella Fulvia è la passione con cui parla
di questo mestiere,passione come motore primario che dona quella scintilla
d'adrenalina che permea ogni personaggio,insieme alla VERITA'.
E proprio il concetto di Verità ritorna spesso nel mio discorso con
Fulvia:essere veri,essere vivi,portare il proprio vissuto e il proprio bagaglio
nel ruolo che si interpreta;questa è la summa degli insegnamenti del Maestro
Proietti.
Ho letto da qualche parte che per recitare bene occorre vivere.Vivere a
più non posso ed assimilare ogni singolo aspetto della vita,le esperienze
positive come quelle negative.
Piu' facile dirsi che a farsi,direte voi.E' un lavoro lungo,e come dice
Fulvia,occorre passione,amore per il palco e tanta tanta tenacia.
Non tutti nascono per fare gli attori,ma se si sente dentro questo fuoco
sacro,beh,stick to it,occorre insistere e persistere.Alla faccia della
crisi,della mancanza di soldi e dei miserrimi finanziamenti che purtroppo
languono nel settore culturale.
Nell'intervista si parla anche di solidarietà femminile che,per
fortuna,spesso esiste e porta ad amicizie durature(vedi quella tra Fulvia e
Benedicta) ed alchimie che il pubblico percepisce e gradisce.
E ritorniamo di nuovo al feeling,alla verità,alle emozioni.Il teatro è
un luogo magico che merita più spazio.
E il fattore C?Come la mettiamo?Machiavelli sostiene che la fortuna è
responsabile del 50% dei successi
dell'uomo, il resto è dato dal talento,dall'impegno,dal
sacrificio.Quindi cari giovani che volete intraprendere questa affascinante
disciplina artistica,sappiate che vi aspetta un lungo ed intenso cammino.
E concludo con il sogno di Fulvia:interpretare Giulietta,modello di
donna romantica per antonomasia,uno dei ruoli femminili più belli mai scritti
nella storia del teatro.
Come è noto,durante il periodo elisabettiano tutti i personaggi venivano impersonati da attori maschi;però sono sicura che se il Bardo di
Stratford-upon-Avon vedesse oggi Fulvia Lorenzetti rimarrebbe folgorato e la
scritturerebbe immediatamente per uno dei suoi capolavori in bilico tra poesia
e magia.....
Se siete curiosi di sapere altro di Fulvia non vi resta che ascoltare
l'intera intervista!
Intanto vi lascio con una perla di saggezza su cui meditare:
Il talento è una fiamma che non si può soffocare,è il cuore stesso
dell'uomo,ne costituisce l'essenza e l'energia vitale.
K.Stanislavskij
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