Capite bene che è per me un onore intervistare Monica Faggiani,artista istrionica e camaleontica,dal fascino e carisma unici.
L'ultimo suo ruolo è stato quello di Laura Prete nella pièce QUESTA SONO IO,tratta dal romanzo di Federico Guerri e adattata per il palco da Corrado d'Elia.La regia di Alessandro Castellucci ha messo in luce l'immenso talento di Monica nei panni di una soubrette che racconta la sua vita tra le luci e le ombre dello showbiz
E arriviamo quindi a questa intervista,in cui le parole di Monica sono intrise di tutta quell'emozione,passione e fuoco sacro che fanno di un'artista un vero animale da palcoscenico!
Buona lettura!
Salve Monica,vorrei iniziare questa intervista parlando di QUESTA SONO IO,pièce che la vede protagonista sul palco del Teatro Libero.Lei interpreta Laura Prete,un personaggio forte,controverso,ambiguo.Cosa l'ha colpita di questo personaggio e per quale motivo ha deciso di rappresentarlo?
Quando ho letto il romanzo di
Federico Guerri sono rimasta folgorata... Ho subito pensato di aver trovato il
monologo che cercavo... Laura Prete non è mai quello che sembra e questo non
solo è affascinante psicologicamente ma permette ad un'attrice di andare a
fondo del suo lavoro lavorando su più piani e su più personaggi anche se
racchiusi all'interno della stessa donna.
Innanzitutto è una bella storia, di quelle avvicenti, di quelle che ti
chiedi continuamente "E adesso cosa accadrà?"... Poi è una storia che
parla di tutti noi, del nostro tempo malato e infame e quindi arriva dritto
alle nostre coscienze. Ma soprattutto è una storia che ti soprende... Viaggia
su tre livelli e se il primo e il secondo puoi anche immaginarli il terzo è
davvero sorprendente e ti spiazza totalmente.
Laura Prete è un personaggio di straordinaria
attualità.La protagonista sembra rappresentare il modello di soubrette oggi
imperante: una donna disposta a tutto per ottenere celebrità,che scende a
compromessi in cambio del successo.Ecco svelato il lato marcio dello show
business.Ma Laura Prete è anche vittima del sistema e delle regole di questa
società malata.Qual è la sua opione a riguardo?E’ utopico pensare che prima o
poi le cose cambieranno,oppure il tutto è destinato a rimanere inalterato?
La terza parte
di "Questa sono io" offre una possibile ipotetica soluzione.. Molto
drastica... Non voglio però spoilerare nulla... Io credo che attraversiamo un
momento storico di “coscienze addormentate”.. Facciamo finta di non vedere di
non sapere... Io non sono ottimista e non credo che vedremo a breve tempi
migliori. Bisogna partire da noi stessi, dalla nostra dignità. Uno spettacolo
come questo è una fotografia drastica di un mondo marcio e spero che le persone
che stanno affollando Teatro Libero in questi giorni possano portarsi dentro
una nuova consapevolezza.
·Impegnarsi in modo creativo,osservare per
catturare l’essenza di ogni cosa e persona,sviluppare attenzione per i
particolari:queste sono alcune delle caratteristiche che fanno grande un
attore.Monica,lei come riesce ad entrare nei panni dei personaggi che
interpreta dando verità e spessore ad ogni ruolo?Quanto conta il proprio
bagaglio e vissuto emotivo personale?
Per me il
proprio vissuto emotovo e personale è fondamentale. E credo che nulla capiti a
caso. Hedda Gabler (il mio ruolo precedente) ed ora Laura Prete sono arrivate
in un momento difficile della mia vita e credo che aver messo al servizio di
questi personaggi la mia sensibilità scoperta e la mia fragilità abbia giovato
tantissimo all'umanità e alla profondità che sono riuscita a regalare loro.
Il Teatro è una grande lezione di vita.Ti entra
dentro e non ne puoi più fare a meno.Permette di andare oltre la realtà,di
vivere altre vite.Qual è il personaggio che più le è rimasto dentro e quello
che sogna di interpretare un giorno?
Sicuramente
interpretare Hedda Gabler mi ha cambiato la vita (artistica e non solo...). E'
stata la prima volta che mi sono confrontata in maniera profonda e quasi
ossessiva con il vuoto di esistere. Il personaggio che vorrei interpretare
sopra tutti è Blanche Dubois in "Un tram chiamato desiderio" di T.
Williams.
· Dopo anni di esperienza sul palco sente sempre la
stessa emozione prima di entrare in scena?Quanto è importante emozionarsi,sentire
l’adrenalina in corpo per un’attrice?
Io si, prima
di salire sul palco sono sempre emozionatissima... A volte terrorizzata.. E
tutte le volte mi chiedo perché... Ma poi incanalo quell'emozione e
quell'adrenalina nel modo giusto e si inizia a volare... Per me emozionarsi è
fondamentale ma conosco attori bravissimi molto più controllati di me per cui
non credo ci sia una regola...
·Domanda d’obbligo sulle nuove generazioni di
aspiranti attori.Ho come l’impressione,senza ovviamente generalizzare,che i giovanissimi
oggi aspirino più alla Fama e alla Celebrità dell’essere attore(con tutti i
benefits connessi)che all’amore per l’arte stessa.Il Sacro fuoco della
recitazione che dovrebbe pervadere l’artista è come offuscato dalla voglia di
glamour.Come la pensa a riguardo?
Io forse sono
stata fortunata ma i giovani colleghi che ho frequentato in questi ultimi anni
li ho trovati seri e appassionati... Con il Teatro non ti arricchisci, non hai
la Fama in senso lato e non apparirai sulle copertine.. prima lo si capisce e
meglio è.. altrimenti conviene cambiare strada... Però quello che il Teatro ti
regala come emozioni creatività e qualità della relazione con gli altri credo
che nulla sia in grado di dartelo.
· Ultima domanda.La rivedremo presto sul
palcoscenico?C’è già qualche progetto per la stagione autunnale?
I progetti
sono tanti ma si stanno tutti concretizzando in questo periodo per cui per ora
non dico ancora nulla... Ma si ci rivedremo presto in scena!
Grazie Gentile Monica,Le auguro una buona Estate!
Grazie a lei e buonissima estate!
A presto
Monica
Pics by Viola Cadice
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