lunedì 21 dicembre 2015

Sarah Biacchi nei panni di Edith Piaf:una voce che attinge ai colori dell'anima

A cent'anni dalla nascita,il Teatro Libero di Milano rende omaggio alla intramontabile stella di Edith Piaf con lo spettacolo EDITH,in scena fino a luned 21 dicembre.
A interpretare la diva francese,la cantante e attrice Sarah Biacchi,con cui ho avuto il piacere di chiacchierare(seguirà audio della nostra interessante conversazione):
Cos'è EDITH?Beh,innanzitutto uno spettacolo meraviglioso,recitato con passione e amore.
Il tema trattato,la vita,(tra gioia e lacrime) del passerotto di Francia e' avvincente ed emozionante:la Biacchi trasmette tutto il carisma della Piaf,che,minuta e martoriata nel fisico(soffriva di problemi artritici)è riuscita comunque ad incantare intere generazioni con la sua voce potente,graffiante,vibrante di dolore e forza.
Forza immensa che le permetteva di interpretare canzoni sognanti e positive come "La vie en rose",intenso inno alla potenza inarrestabile della vita (scritta nel 1945,mentre la Francia cercava di rialzarsi dalle atroci perdite del secondo conflitto mondiale),proprio lei che aveva il cuore grondante di ferite e delusioni.
E di delusioni ne ha subite tante la piccola Edith:dai marciapiedi di Parigi,quando da bambina figlia di saltimbanchi cantava per qualche soldino, agli amori tormentati e tragici che segnarono la sua esistenza, provocandole forti tormenti e pene.
E proprio sul tormento,sul dolore lancinante fa leva la diva  francese per esprimere la propria Arte.Sarah Biacchi nell'intervista me lo conferma:un artista nel dolore diventa più creativo,c'è come una spinta propulsiva alla creazione(e creatività)che una persona felice non riesce a far emergere.Il binomio arte-dannazione è vero,dunque.

Cosa regala EDITH agli spettatori?Tante emozioni innanzitutto.Sarah si riempie di gioia e di orgoglio quando vede le persone in sala commuoversi e gioire con lei.E questo per un attore è il regalo più bello che possa ricevere;più dei soldi,più della fama,più della notorietà.Ed era un po' anche il sentire della Piaf:i sentimenti,l'amour,sopra ogni cosa.

Andate a teatro,uscite,siate più forti del male e della paura che in questo momento ci blocca e ci spinge a rimanere rintanati nei nostri nidi:ecco l'esortazione di Sarah Biacchi.
E io condivido in pieno questa affermazione.

Grazie Sarah per la bella chiacchierata.Mi auguro che La vie en rose sia il leit-motiv dell'anno che verrà.Una vita di pace,amore e compassione.


Qui l'audio dell'intervista a Sarah Biacchi

https://www.youtube.com/watch?v=JUFXNtDhht8

 

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