lunedì 2 novembre 2015

Piu' dei santi,meno dei morti-La notte in cui Pasolini

Tutto ruota intorno alla  P.
Una lettera che racchiude molte storie,molte vite,fini ingloriose e verità nascoste.

Lo spettacolo PIU' DEI SANTI,MENO DEI MORTI-LA NOTTE IN CUI PASOLINI,ideato dalla compagnia teatrale Fenice dei Rifiuti in scena fino a oggi,2 novembre, presso il Teatro Libero di Milano è un vero colpo al cuore:forte,controverso,coraggioso,appassionato.


 P sta per Pier Paolo Pasolini,scrittore,intellettuale illuminato,regista,maitre à penser di cui ricorre proprio oggi il 40esimo della scomparsa;ma P sta anche per poeta e pedofilo(glorificato da molti e giudicato scomodo da altri)

Lo spettacolo vuole enfatizzare il fatto che l'assassinio del Maestro non è avvenuto(verità ormai purtroppo accertata)per un approccio sessuale finito male,bensì per cause molto piu complesse e tortuose:Pasolini ha ficcato il naso in cose più grandi di lui e ha pagato di persona la sua ricerca della verità.
Era un uomo dai molteplici talenti che rifuggiva le ipocrisie tipiche dela Belpaese:ha denunciato il degrado morale e civile di una Italietta allo sbando,piegata dal volere dei Baroni e dei grossi gruppi che detengono il potere(P anche qui.)
Petrolio,l'ultima fatica uscita postuma(e incompiuta) riguarda proprio un fatto spinoso accaduto negli anni 60:il presidente dell'Eni Enrico Mattei fu ucciso da una bomba nascosta sull'aereo sul quale viaggiava.Successivamente Mauro de Mauro,giornalista di Palermo, incuriosito dalla vicenda inizio' ad indagare e ...puf...sparì anche lui nel nulla.
Troppe cose grosse bollivano in pentola,troppi segreti dovevano essere insabbiati.Il vaso di Pandora non poteva essere scoperchiato.
Che succede quindi?
Semplice,la passione di Pasolini per i giovani maschi era nota,quindi occorreva costruire un movente di tipo passionale per giustificarne la morte.
E lo spettacolo corale di grande intensità fonde in un sublime ensemble elementi di danza,canzone,narrazione e temi di inchiesta.

Momenti di commozione si alternano a grida di dolore,in una sinfonia perfettamente orchestrata dal regista Alessandro Veronese( qui anche drammaturgo e attore)

Menzione speciale a  tutti gli attori giovani e appassionati apparsi sul palco: bravissimi,motivati,intensi.

Laura Angelone,Federica D'Angelo,Christian Gallucci,Michela Giudici,Vanessa Korn( ardente nella citazione della straziante scena dello stupro di Franca Rame-da pelle d'oca)Susanna Miotto e Alessandro Prioletti



Cio' che maggiormente colpisce è la mancanza di una scenografia e la scelta di un abbigliamento basic uguale per tutti(un jeans e una maglietta-gli stessi abiti che indossava il poeta al momento del delitto).
Anche la camicia a quadri rappresenta un totem:la stessa camicia che P.P.P usò per tamponare le numerose ferite inferte al suo esile corpo di intellettuale.

La commozione e il pathos vengono raggiunti più volte nel corso della rappresentazione:finalmente qualcuno racconta i fatti in maniera diversa,certo più cruda,più oscura ed intricata.Ma se cio' puo' aiutare ad aprire la mente dello spettatore e fargli  acquisire più consapevolezza di come girino le cose in Italia.Beh,viva le scomode verità.
Il Teatro è questo.Smuove le coscienze,ti fa uscire con il dubbio e scatena molti perché.


Un altro Pasolini non esiste.Di lui ci manca lo sguardo acuto e critico sulla società,dell'uomo e della sua doppiezza.Un profeta della Verità.La sacralità della Poesia.

PIU' DEI SANTI,MENO DEI MORTI è un atto d'amore e di stima nei confronti del genio bolognese:il coraggio di andare controcorrente,di cercare un senso alla vita.

Arrendersi o non arrendersi?

Combattere o alzare bandiera bianca?

Scelta difficile,che si può pagare anche con la vita.Ma la vita,per definirsi tale,va vissuta con audacia e spregiudicatezza,sfidando anche cose più grosse di noi.




"La morte non è nel non poter più comunicare, ma nel non poter esser più compresi"
 Pier Paolo Pasolini
 

FENICE DEI RIFIUTI

drammaturgia e regia Alessandro Veronese

con Laura Angelone ,Federica d'Angelo,Christian Gallucci,Vanessa Korn,Michela Giudici,Susanna Miotto,Alessandro Prioletti,Alessandro Veronese

Aiuto regia Francesca Gaiazzi

Fotografa di scena Greta Pelizzari

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