E' stato protagonista dell'estate 2024 con il festival internazionale Musica sulle bocche, di cui è ideatore e direttore artistico; è uno dei jazzisti piu' talentuosi e carismatici del panorama musicale mondiale; é instancabile ricercatore di suoni e novità...e - dulcis in fundo - è persona colta e decisamente simpatica. Conversare con un personaggio del calibro di Enzo Favata è una esperienza umanamente preziosa, da conservare gelosamente: attraverso le sue parole si trasmettono vibrazioni profonde che arricchiscono l'esistenza esserica di chi lo ascolta.
Secondo George Gershwin la musica è come una scienza delle emozioni. Sembra un paradosso, n'est-ce pas? Eppure, se ci pensate, questa sinestesia apparentemente impossibile ha il suo perché. Tout se tient. C'è un intreccio magico che non si puo' spiegare a parole; occorre aprire orecchie e cuore e lasciarsi travolgere.
E io, anche se non ho assistito fisicamente a quell'evento memorabile che è stato Musica sulle bocche, ho percepito chiaramente dai racconti di Enzo la sinergia artistica tra persone e musicisti che ha pervaso alcune tra le location più splendide della Sardegna: ora so che l'anno prossimo, per il 25esimo anniversario del festival, sarò presente per godere di questa esperienza musicale e sensoriale unica.
Grazie Enzo e buona lettura a tutti voi!
Ciao Enzo, lo scorso 25 agosto si è concluso il Festival Internazionale Musica sulle Bocche. Ecco, vorrei facessi un bilancio finale della kermesse, giunta quest'anno alla sua ventiquattresima edizione.
Il bilancio è presto fatto: 30 concerti in poco più di due settimane, 120 musicisti coinvolti, focus speciale sull'Europa dell'Est, produzioni rigorosamente originali e pubblico sempre più fidelizzato.
Musica sulle Bocche è un festival coraggioso; sì, è vero che i concerti si sono tenuti in location splendide, ma ci tengo a sottolineare il fatto che, oltre a località balneari e turistiche, abbiamo suonato anche in paesi a rischio di spopolamento. La valenza sociale della kermesse è notevole, abbiamo contribuito a far conoscere luoghi straordinari ma sconosciuti ai più.
Un festival speciale, unico nel suo genere. Non posso quindi non chiederti quale concerto ti è rimasto particolarmente nel cuore
Sicuramente il progetto B.U.M Beautiful Universal Music rappresenta un momento artistico molto importante per me: ho invitato Hind Ennaira, cantante del Marocco, Bindhumalini Narayanaswamy, una delle più famose interpreti indiane - vincitrice del National Film Award -, Pablo La Porta, batterista, percussionista compositore di Buenos Aires e insieme alla mia band, i The Crossing, ci siamo esibiti ad Alghero, presso il suggestivo complesso Lo Quarter
B.U.M è una parola che richiama un'esplosione, è l'acronimo della Bellezza e universalità della Musica che unisce i popoli; prossimamente pubblicheremo un live album dell'evento e un documentario per fissare nella memoria questo indimenticabile vortice emozionale agostano.
Devo pero' aggiungere che i concerti del cuore sono molti; di B.U.M ho amato il concept del progetto, ma Musica sulle Bocche rappresenta molto altro, una vera e propria ESPERIENZA, un happening tra persone unite nel nome della musica. Non è il solito festival con palco e platea, niente di più lontano. Persone, artisti, musica e luoghi imbevuti di storia concorrono a realizzare una vacanza esperienziale che permette di connettersi emotivamente e spiritualmente al territorio.
Nel 2025 Musica sulle Bocche compie 25 anni. Un traguardo importante! Stai già pensando a come celebrare questo compleanno speciale? Immagino ci sarà qualcosa di straordinario...
Sicuramente abbiamo già delle idee, ma per prima cosa penseremo alla parte amministrativa, forse quella più impegnativa; è un lavoro organizzativo lungo un anno che richiede molto tempo. Io sono spesso in giro per il mondo per le mie tournée musicali e non posso essere sempre presente; fortunatamente ho uno staff ben rodato che ci lavora già da fine settembre, inizi ottobre. Quindi sì, le idee ci sono e faremo qualcosa di speciale
Mi piace questa mescolanza di generi, persone, culture: è proprio vero che la musica parla un linguaggio universale, comprensibile da tutti e capace di suscitare emozioni profonde. Per dirla con Ezio Bosso, "la musica è come la vita: si può fare in un solo modo, insieme". Cosa ne pensi?
Fuor di banalità, penso che sia facile trovare gli "accordi" giusti tra musicisti; è meno facile trovare empatia e sintonia nei rapporti. Quando la musica permette di sviluppare un linguaggio trasversale, allora sì che si crea UNIONE. Gli ospiti stranieri che hanno partecipato a Musica sulle Bocche hanno vissuto il festival dall'interno, vivendo quasi due settimane a stretto contatto con me e gli altri colleghi; questo è un modo di lavorare che unisce veramente, non solo a parole. La condivisione di momenti è fondamentale.
"Os caminhos de Garibaldi": un progetto musicale dedicato all'Eroe dei due mondi. Cosa ti affascina di Garibaldi, personaggio storico importante e figura controversa del Risorgimento italiano?
In realtà l'ispirazione è nata mentre mi trovavo in Brasile per una serie di concerti; un giorno rimasi colpito da un libro scritto in portoghese dedicato a Garibaldi e alla sua amata moglie Anita e da lì è partito tutto... Pensa che questo concept album è stato registrato nel 2011. Poi, per una serie di vicissitudini, ha visto la luce solo nel febbraio del 2024. "Os caminhos de Garibaldi" è un album strumentale, con una parte dedicata al Sudamerica e una all'Italia: intregra stili musicali diversi che vanno dal jazz alle marce, passando per temi risorgimentali completamente stravolti e rinnovati.
Nonostante i suoi 13 anni, "Os caminhos de Garibaldi" ha mantenuto inalterate freschezza e contemporaneità del sound e continua a ricevere ottime e autorevoli recensioni.
Ami mescolare il jazz con elementi elettronici, disegnando ritmi contemporanei e sound sempre nuovi e all'avanguardia. E in effetti la curiosità è una delle qualità più importanti in un musicista. Sei d'accordo?
Mi considero un "investigatore" e la mia visione di musica è sempre proiettata in avanti: uso l'elettronica da più di 20 anni ormai, ma la curiosità e la voglia di sperimentare non si affievoliscono con il tempo, anzi, la visione artistica si amplia e gli orizzonti si allargano.
Ultima domanda di rito: progetti per l'autunno?
Sarà un autunno ricco di concerti; porto in tour il mio disco Atlantico, ispirato al Sud America e ai suoi magici autori latinoamericani, Borges, Marquez, Sepulveda - per citarne alcuni. Poi suonero' anche in Marocco, e sicuramente continuero' a girare, ma a ritmi più rilassati rispetto al passato.
Enzo Favata è su Facebook e Instagram, seguitelo!
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