"Tra vent'anni sarai più deluso dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. E allora molla gli ormeggi. Lascia che gli alisei riempiano le tue vele. Esplora. Sogna". Mark Twain
La vera essenza del viaggio è compendiata in questa citazione del grande scrittore americano: esplorare, andare lontano, uscire dalla propria zona di comfort, allargare gli orizzonti.
C'e' nell'uomo una vitale e atavica necessità di muoversi, di rinunciare al quotidiano per vivere lo straordinario: il viaggio diventa ESPERIENZA, non è più solo mera vacanza da godere superficialmente, senza visioni laterali, profonde, quasi metafisiche.
E partendo proprio dal concetto di Experience, di confronto con il nostro io più intimo, eccomi a parlarvi di una straordinaria realtà italiana che racchiude l'idea del viaggio nella sua accezione più significativa e spirituale: Horse Green Experience - Giubileo 2025 Equiraduno dell'Anno Santo.
Il cavallo al centro del turismo del futuro. Un turismo più consapevole, maturo, empatico, insomma, 4.0. L'Equiraduno è un pellegrinaggio a cavallo attraverso le antiche vie che portavano i fedeli di tutta Europa a Roma; oggi - Anno Domini 2025 - amazzoni e cavalieri percorreranno la Via Francigena, la Romea Strata e la Romea Germanica per giungere alla meta finale, ossia Piazza San Pietro, culla della cristianità, per partecipare - il prossimo 14 maggio - all'udienza con il Santo Padre.
Uomo e cavallo: un binomio unico, un rapporto simbiotico nato nella notte dei tempi. Questo maestoso animale ha accompagnato l'umanità nella nostra storia evolutiva, attraversando i secoli e rimanendo un fedele alleato del cavaliere, con il quale ha sviluppato affinità elettive speciali.
Tanti i temi sul piatto: turismo sostenibile, necessità di fare rete tra imprese, esigenza di formare le nuove generazioni ai lavori del futuro e - soprattutto - l'importanza di approcciarsi all'animale in maniera corretta, empatica e sensibile. Non dimentichiamoci che il cavallo è il perno attorno a cui ruota tutto il circuito; il suo benessere è quindi cruciale per la riuscita del viaggio e dell'esperienza in mezzo alla natura.
Ne ho parlato con Maurizio Rosellini, founder e presidente di Final Furlong, rete di imprese il cui core business è ispirato a una visione moderna, cosmopolita e ambiziosa di valorizzazione del territorio.
Salve Maurizio, vorrei iniziare subito parlando del progetto Horse Green Experience 2025 - Equiraduno dell'Anno Santo, un pellegrinaggio a cavallo tra spiritualità e turismo sostenibile: come si delinea il percorso?
Il percorso parte da più città italiane che abbiamo selezionato in base al loro ruolo nell'ambito dei pellegrinaggi storici. Trattandosi di un evento di massima importanza come il GIUBILEO, abbiamo cercato di collegare questa nostra iniziativa ai cammini che portavano i fedeli a Roma. Il viaggio segue tre direttrici che convergono tutte a Roma: la Via Francigena, che parte da Canterbury, attraversa il Regno Unito, Francia e Svizzera; la Romea Strata, che parte dall'Estonia e, attraverso l'Europa Orientale, passa da Padova e Verona e la Romea Germanica, che attraversa Germania e Austria passando per Bolzano e Trentino Alto Adige. Si aggiunge inoltre la Via Francigena Sud, che collega Matera, San Giovanni Rotondo e Pietrelcina. L'arteria nord farà un congiungimento a Pisa, hub molto importante in questo viaggio; le Scritture narrano infatti che San Pietro sbarcò in Italia, presso la foce dell'Arno e lì fondò la sua prima basilica.
Diciamo subito che non è un viaggio alla portata di tutti: cavalieri e amazzoni sono persone esperte, giusto?
Esattamente, non si tratta di un viaggio in vendita; sono persone con esperienza che realizzeranno questo cammino in tutta sicurezza, rispettando i tempi dell'animale. In seguito noi andremo a raccontare il viaggio tappa per tappa, sensibilizzando i comuni e promuovendo nuove opportunità di sviluppo del turismo a cavallo.
Il focus del progetto verte attorno al concetto di "mobilità lenta e sostenibile". Quanto è importante e - soprattutto - come si puo' valorizzare questo modo di fare turismo in una società come la nostra, che predilige viaggi mordi e fuggi?
Parliamo di turismo con il cavallo, quindi la prima puntualizzazione riguarda questo aspetto: portare consapevolezza nelle pubbliche amministrazioni e nei privati che operano sia nella filiera turistica che in quella dei cavalli. L'obiettivo è fare squadra attraverso la realizzazione di una proposta rivolta a tutte le fasce di età, dalle famiglie ai giovani; al centro di questa proposta sta il cavallo che non deve essere montato; anzi, l'animale è lo strumento che permette di connettersi con la natura in modo sostenibile, senza fretta, in maniera profonda e a tutto campo. Una volta il turismo equestre era rivolto solamente agli appassionati che montavano a cavallo. Oggi - al contrario - portiamo alla luce dinamiche innovative che valorizzano in modo particolare la relazione con l'animale, al centro del turismo sostenibile da noi caldeggiato.
Uomini e cavalli: un legame che dura da secoli. Il cavallo è un compagno fedele che ha accompagnato l'umanità in molte circostanze di vita, dalla guerra al lavoro nei campi, passando per il tiro delle carrozze. Le chiedo quindi, qual è l'atteggiamento giusto da tenere per sviluppare empatia e senso di vicinanza con l'animale?
Partiamo con il dire che se ci sono stati traumi pregressi nell'approccio con l'animale, all'inizio difficilmente ci sarà la volontà di ripercorrere e superare lo shock. Un grande aiuto puo' venire dalla possibilità di vedere il cavallo nel suo ambiente, capire come si muove, con serenità. Serenità che deve avere l'animale in primis, ça va sans dire. Noi formiamo operatori turistici che studiano il cavallo dal punto di vista biologico e imparano a conoscere bene le sue esigenze; se vogliamo sviluppare un turismo con il cavallo occorre comprendere che l'animale ha una sensibilità che va sempre rispettata. Come primo approccio consiglio di fare visite a fattorie didattiche o frequentare un circolo ippico; senza dubbio possono aiutare a colmare quel senso di paura che puo' suscitare un animale cosi maestoso e imponente.
Horse Green Experience propone anche percorsi didattici e corsi di formazione. Vuole parlarcene?
Per quanto riguarda la didattica stiamo lavorando su due livelli: il primo riguarda una collaborazione con istituti agrari e scuole superiori a indirizzo turistico, con la realizzazione di un percorso formativo di 50 ore dedicato alla conoscenza dell'animale, la sua gestione in scuderia, il modo in cui relazionarsi con esso, senza portare lo studente a montare il cavallo. Esiste poi il percorso in Horse Travel Manager - figura importantissima nei circoli turistici e ippici - realizzato all'interno di realtà come Camere di Commercio e Imprese; lo scopo è quello di creare un prodotto turistico per il cavallo ma soprattutto formare le risorse umane che in futuro potranno operare in un settore economico in forte espansione.
Quindi sarà possibile creare nuovi posti di lavoro...
Assolutamente sì! Il mercato ci dice che nei prossimi dieci anni la richiesta di proposte di turismo vicine al cavallo raddoppierà. L'italia può in questo caso giocare un ruolo importantissimo, visto che è possibile fare equitazione 360 giorni l'anno - cosa impossibile, per esempio, nel Nord Europa e in altre parti del mondo. Aggiungo anche che le indagini indicano che nel 2040 il 70% del turismo mondiale si concentrerà nel bacino del Mediterraneo: risulta evidente che questi due fattori fanno del nostro paese uno dei più importanti a livello turistico. A tal proposito, è però di primaria importanza diversificare l'offerta, ossia spostare un po' di turisti dalle sovraffollatissime città d'arte come Firenze, Roma e Venezia all'entroterra, ugualmente ricco di proposte interessanti - penso alla gastronomia, unica al mondo - e alle bellezze naturali. Il cavallo diventa così vettore di questo viaggio verso l'interno, per assaporare a tutto tondo il territorio nazionale.
E a questo proposito risulta fondamentale il dialogo tra imprese, istituzioni e politica..
Esatto. Il progetto del Giubileo ci porta a dialogare con tantissime amministrazioni pubbliche per rafforzare in loro la consapevolezza delle POTENZIALITA' di cui dispongono in tema di turismo con il cavallo. Non esiste ancora una completa formazione: certo, esistono le infrastrutture, chilometri di ippovie, ma scarsamente utiliizzate. Perché succede questo? Perché non è stato fatto un lavoro di formazione sugli imprenditori e non si è generata una proposta turistica da poter mettere sul mercato. Il nostro compito è quindi quello di proporre alle imprese corsi di formazione e produzione di un prodotto turistico ad hoc, creando così un volano di fruizione del territorio attraverso le ippovie.
Puo' indicarci qualche data-evento dell'Equiraduno dell'Anno Santo 2025?
Voglio innanzitutto ricordare l'evento del 14 maggio: appuntamento in Piazza San Pietro con il Santo Padre. Lungo il percorso ci sono altri appuntamenti, continuamente aggiornati sul sito www.giubileoacavallo.it
Ringrazio il Dott. Rosellini, imprenditore illuminato e lungimirante, per il tempo che mi ha dedicato. Promotore di un nuovo Rinascimento Italiano, è la persona giusta per traghettare il nostro paese di nuovo ai vertici dell'Europa. Ha competenza, visione, expertise ed empatia. Attendiamoci grandi cose.
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