E' questione di chimica. Un feeling speciale che appare all'improvviso nel caos di una serata a tutto rock. Non è la scena iniziale di una commedia americana, ma la storia del primo incontro di Arianna e Antonio, alias CIRCUS PUNK, band dalla spiccata personalità punk caratterizzata da un sound fresco, genuino,"cazzuto" come piace a noi.
Testi in italiano, sound che strizza l'occhio a dei veri e propri mostri sacri: vedi Black Sabbath, Jimi Hendrix e Rage Against the Machine. Influenze di un certo peso, infatuazioni musicali che graffiano l'anima e lasciano segni profondi nel cuore (e nelle orecchie).
Grazie alla loro unicità - e ad una attitudine grintosa on stage - i CIRCUS PUNK cominciano a suonare nei club italiani e vincere diversi importanti contest - e cito il più importante e prestigioso: Rock Targato Italia (e scusate se è poco!). Da qui parte la discesa ardita e a tutta birra di Arianna e Antonio; forti e consapevoli del loro talento sfornano un gioiellino di EP all'inizio del 2022 dal titolo evocativo: FUORI TUTTO.
Cosa mi piace di questo mini-album? Ovviamente il suono adrenalinico, viscerale e pieno di energia. Una botta di vita dopo due anni low profile; finalmente qualcuno che fa musica perché ama veramente la musica, che si disinteressa del successo, della notorietà, dell'immagine. E nella nostra società basata sui selfie vuoti e tutti uguali, direi che ci sta alla grande.
Tranquilli, ho finito con il "pippone apologetico" di inizio mese. Adesso godetevi l'intervista con i CIRCUS PUNK e non smettete di supportare i giovani talenti. Loro ne hanno bisogno. E ne abbiamo bisogno anche noi, che cerchiamo anima e verità anche nella musica.
Enjoy folks!
Ciao ragazzi! Innanzitutto vorrei sapere come vi siete incontrati e come è nato il "progetto"
CIRCUS PUNK. Il nome stesso mi dà l'idea di un prisma sfaccettato di suoni, colori, mood,
emozioni...sbaglio?
Ci siamo conosciuti a una jam session, sul palco del Rock 'n Roll di Rho che quella sera sembrava
un porto, tra chitarristi vari, bassisti, cantanti e coriste, tastieristi, insomma c'era parecchia
confusione... E' stato Antonio a scrivermi il giorno dopo, io avevo perso sicuramente dei pezzi, della
serie “ciao sono il batterista con cui hai suonato It's so easy dei Guns ieri sera, ti ricordi?”... “ehm...
no, non mi ricordo” e si può dire che è cominciato tutto da lì perchè un mese dopo stavamo facendo
concerti come cover band (con una bassista, Martina). E dopo vicissitudini varie ci siamo trovati
senza bassista, quindi in due, in un piccolo box insonorizzato nella periferia di Seregno. Così
nascono i Circus Punk... Per quanto riguarda il nome, non mi ricordo nemmeno come era venuto
fuori, fatto sta che ci abbiamo messo dei mesi a sceglierlo, alla fine ci piaceva l'idea del circo nel
senso di vivere in strada e Punk... che è la nostra religione si può dire, anche se la nostra musica non
si può definire del tutto punk.
Due personalità diverse portano ricchezza e valore aggiunto alla band, ça va sans dire.
Inevitabilmente però si scontrano. Com'è la "daily routine" dei CIRCUS PUNK? Cosa vi
tiene uniti e cosa invece vi separa in maniera decisa, netta?
Siamo due teste calde e ci scontriamo abbastanza spesso... Normale, suonare insieme è quasi come
convivere... E ovviamente non mancano incomprensioni e discussioni accese che si risolvono
solitamente con un paio di schiaffi alla buona e una birra. Devo dire però che non c'è nulla che ci
separi in maniera così netta, siamo sulla stessa linea d'onda e siamo veramente uniti dall'obiettivo di
far sentire la nostra voce a più teste possibili e passare tutto il resto della nostra vita con chitarra e
bacchette in mano, on the road.
Lo scorso gennaio è uscito il vostro EP “FUORI TUTTO”, cinque pezzi bomba caratterizzati
da un sound crudo, adrenalinico, vibrante: insomma, musica viscerale, fatta con sudore e
passione. Provate a descriverci questa opera prima. E vi chiedo anche: c'è un pezzo che sentite
più vostro ( o ha una genesi particolare)?
Intanto grazie Veronica per la descrizione che hai appena fatto tu del nostro ep, non sarei riuscita a
trovare parole migliori... Anche perchè è difficile descrivere un sound quando è tuo, non è che ci si
pensa, come dire...
Dunque abbiamo scelto per questo ep i cinque pezzi più significativi (ne avevamo una decina in
cantiere)... Signor Dottore ha una genesi particolare, nel senso che l'ho scritto a letto con un mal di
schiena atroce. Proprio in posizione orizzontale intendo dire. Una settimana di malattia valsa a
qualcosa. Salutami i tuoi merita una citazione perchè è il primo pezzo che abbiamo scritto.
Sound decisamente internazionale con testi in italiano. Approvo in toto la vostra preferenza
(w la nostra lingua!), ma a volte non pensate che questa scelta possa limitare le vostre
possibilità di “esplosione” all'estero? (Anche se il linguaggio della Musica è universale e non
ha bisogno di traduzioni – almeno quello, per fortuna)
Ho iniziato a scrivere in italiano perchè sentivo la necessità di esprimere meglio quello che mi
frullava in testa... E in secondo luogo per trasmettere un messaggio più chiaro e comprensibile ad
un possibile pubblico, che per il momento è per lo più italiano... Fortuna vuole che in questo
momento storico la musica italiana è parecchio apprezzata all'estero.
Detto ciò, nulla ci vieterà in futuro di valutare l'estero a 360° e decidere di scrivere in inglese... Chi
lo sa. Per il momento vogliamo solo suonare e suonare e suonare dovunque, a partire dall'Italia, dato
che siamo italiani.
La parola chiave, a mio avviso, che accomuna i vostri pezzi è RIBELLIONE. Termine che
possiede un “dolce suono”, visti i tempi che stiamo vivendo. Dite: “ Il lavaggio del cervello a
me no, grazie!”. Ecco, buttare fuori tutto con la Musica e ribellarsi al mainstream sono alcuni
modi per rispondere alle restrizioni e alla decadenza attuale. Cosa ne pensate? Come uscire da
questa impasse?
Ci sono tantissimi modi per ribellarsi alle restrizioni e alla decadenza attuale... Che vanno dal
prendere in mano un lanciafiamme e bruciare il governo al farsi i sacrosanti c***i propri e vivere
comunque la propria vita al meglio anche in situazioni di forti dissidi.
La musica sta un po' nel mezzo, no? Una canzone può muovere masse come può farlo una
manifestazione, certamente una canzone la si fa con una chitarra e non con un lanciafiamme e
tendenzialmente con una chitarra non si fa male a nessuno...
Consigliamo comunque l'opzione “vivere la vita al meglio” fregandosene un po' delle regole e degli
schemi e dei drammi moderni. Rock 'n Roll insomma. Firmato, il Dottore.
Il primo singolo estratto dal vostro album è SALUTAMI I TUOI: adrenalina a mille e testo
caratterizzato da una spiazzante ironia; una canzone d'amore sui generis, che fotografa bene
alcuni tipi di relazione che tutti noi abbiamo sperimentato. Siete d'accordo? Ovviamente
dovete raccontarmi qualche retroscena e outtakes del video, sono curiosissima!
Amore non corrisposto... Senza di lui avrebbero scritto molte meno canzoni e poesie e spettacoli...
Cupido Malandrino.
Ci siamo divertiti tantissimo a girare il video, ci saranno state una trentina di persone in uno spazio
di quattro metri quadri... Immagina la situazione, amici e amiche nostre dai 16 ai 50 anni stretti
stretti, chi saltava, chi cantava, chi rideva, chi fumava, chi limonava... Un macello, insomma,
proprio come piace a noi.
E sempre per soddisfare la mia curiosità vorrei chiedervi cosa state ascoltando in questo
periodo, la colonna sonora che scandisce la vostra routine giornaliera...
In questo periodo in particolare? Parlo a nome mio (Arianna), mi sto facendo docce infinite di punk
(NOFX, Offspring, Rancid, Misfits, Clash, Smashing Pumpkins) con immensa soddisfazione.
Ultimamente ci siamo avvicinati parecchio alla musica underground italiana e quindi come non
citare band come i Verdena, Ritmo Tribale, Teatro degli Orrori, Afterhours... Non possono mancare
assolutamente nella nostra routine giornaliera i fondamentali della nostra vita musicale, Jimi
Hendrix, Led Zeppelin, Steve Ray Vaughan, Deep Purple, Black Sabbath, Motorhead, ACDC, Pink
Floyd, Rage Against the Machine, Black Keys, Nirvana, White Stripes eccetera, ci siamo capiti.
Uno dei miei pezzi preferiti è FEBBRE: un inno alla follia, al disordine creativo, all'ebbrezza
dell'energia. Cosa vi ha ispirato nella composizione di questa canzone?
Paradossalmente, Febbre è stata scritta in pieno covid (primo lockdown, per strada solo volanti e
ambulanze). Mi ricordo che era quasi notte fonda, ero chiusa nel mio stanzino da giorni tra i fumi di
incensi, whiskey e sigarette varie ed eventuali, mi ricordo che non ci stavo poi così male, costretta a
stare in casa a suonare tutto il giorno, anche se convivevo e non ero proprio sola allo sbaraglio (per
fortuna, forse?)... Febbre è un desiderio di evasione, è un falò in spiaggia tra vino, chitarre e belle
donne che ballano a piedi scalzi...
CIRCUS PUNK e i live. Qual è il vostro rapporto con il palcoscenico? Avete un “rito
scaramantico” o un particolare gesto abitudinario prima di salire sul palco? Quanto conta per
voi il look giusto da esibire durante la performance?
Il nostro rito scaramantico è ricordarci di fare la scaletta un minuto prima di salire sul palco... Per
meglio dire, viviamo ogni serata così come viene, a volte Anto mi viene a prendere per i capelli del
tipo “tra cinque minuti si comincia” e io non so neanche che ore sono... Capita anche il contrario,
siamo un po' selvatici in questo... Immancabile abbraccio stretto subito prima e subito dopo il
concerto, quello sì.
Il look giusto è quello con cui ci sentiamo agili sul palco e nel nostro elemento... Ti direi che ci
vestiamo per suonare come ci vestiamo per andare a fare la spesa, ma forse così passiamo davvero
per scappati di casa... Certo il look è importante sul palco, è qualcosa che fa comunque parte
dell'impatto scenico di uno show... diciamo che cerchiamo di dargli la giusta importanza.
Quali sono le vostre prossime mosse? Nuovo singolo, nuovo video, attività live? Dateci qualche
news in anteprima!
Uscirà un nuovo video, il pezzo sarà uno dei cinque dell'ep ma quello ancora non lo sveliamo... Non
ce ne volere, questione di suspense!
Abbiamo qualche live per ora, ovviamente stiamo spingendo per averne sempre di più - situazione
esterna permettendo - (specialmente quest'estate, vogliamo fare tanti palchi).
E infine, stiamo lavorando su un nuovo disco...
I CIRCUS PUNK sono:
Arianna Muttoni (voce e chitarra)
Antonio Squillante (batteria)
https://bit.ly/CircusPunk_FuoriTutto
Pagina Instagram
https://instagram.com/circuspunk_official?utm_medium=copy_link
Youtube
https://youtube.com/channel/UCCJfVJYH0ytw3vvu-b5jdTQ
Video del singolo SALUTAMI I TUOI
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