sabato 20 gennaio 2024

La libertà di essere se stessi (e di poter sbagliare): a tu per tu con Claudia Ottavia

 

 Claudia ha gli occhi profondi, trasparenti e cristallini del  mare della sua terra.

Claudia è l'energia forte e antica che nasconde mille universi.

Claudia è la libertà che rompe le gabbie dell'ordinario e sferza le vecchie mura della banalità.

Claudia vive e respira l'ARTE in maniera totale

Voglio iniziare l'anno nuovo parlando di una artista speciale, che proviene da un'isola speciale: Claudia Ottavia, cantattrice di cui sentirete parlare molto nei prossimi mesi. La sua terra è la Sardegna, luogo senza tempo e pieno di una magia antica, ancestrale, esoterica direi.

Performer a tutto tondo, Claudia Ottavia passa con disinvoltura dalla Musica al Teatro, in una  sorta di soluzione di continuità artistica che non cessa di esprimersi; Paura - il suo nuovo singolo - rappresenta proprio questo: la libertà di  provarci e cadere, rialzarsi e riprovarci e - magari -  cadere di nuovo. Sempre con la voglia di ricominciare, con consapevolezza e grinta.

 Parlare di paura, di discese ardite e di risalite mi sembra di buon auspicio, soprattutto ora che il 2024 si è palesato davanti ai nostri occhi.

Buona lettura e buon anno!


 



 

Ciao Claudia, vorrei partire da PAURA, il tuo singolo uscito lo scorso ottobre. Nel testo dici "Vorrei urlare quanto è bello fallire, vorrei urlare quanto è bello rischiare". Questi versi mi hanno colpito molto, forse perché toccano tutti noi: il fallimento è considerato un peccato capitale nella società odierna, che ci vuole tutti performanti ai massimi livelli. Ma cos'è veramente la paura?

La paura è un sentimento antichissimo, esiste da sempre e fa parte dell'essere umano. Tutti proviamo paura, chi più, chi meno. La canzone è nata in un momento di mie paure "generali" - e il testo ne elenca tantissime; però il ritornello apre alla possibilità di fallire, di permettersi di fallire. Io sono sempre stata un tipo molto preciso, ho sempre cercato di fare le cose bene perché non amavo essere sgridata. Adesso, da adulta, mi capita spesso di scontrarmi con questa idea di "perfezione": ho voglia di libertà, di sbagliare, di rischiare

Io vedo PAURA come un inno all'azione: abbiamo timore di iniziare qualcosa per non dover subire un ipotetico - ma chi può dirlo? - fallimento; mi viene in mente una frase del Buddha "Viviamo nella paura ed è così che non viviamo"

Esattamente, con la mia canzone voglio invitare la gente a rischiare, a scrollarsi di dosso certe ataviche paure e buttarsi: fare il primo passo è la cosa più complicata, è rompere il ghiacchio, uscire dalla zona di comfort per inoltrarsi in zone inesplorate. Il resto arriva più semplicemente, in maniera naturale. Iniziare il cambiamento è difficile, per tutti, nessuno escluso. Vivere nella paura ti preclude un mucchio di cose, non ti permette di sperimentare e scoprire fino a dove puoi arrivare....

Mi è piaciuto molto anche il video di PAURA: il robot protagonista che balla forsennatamente, si rompe in mille pezzi e si ricompone; io lo interpreto – correggimi se sbaglio – come la metafora del cadere, spezzarsi e poi rialzarsi con ancora più voglia di vivere e muoversi...

Giusto, lo hai interpretato correttamente; il video rappresenta una chiara esortazione a ricomporsi, a mettere tutti i tasselli al loro posto (magari anche in posti diversi dal solito, perché no), uscire dalla routine e intraprendere percorsi nuovi e sconosciuti

Sei mamma da poco di un bimbo meraviglioso. Essere madre è il mestiere più bello e complicato del mondo. Che insegnamenti vorresti trasmettergli?

Mi piacererebbe trasmettergli la voglia di essere propositivo, di avere sempre la fiammella della passione accesa e di lasciare da parte le paure. Gli auguro la libertà interiore di decidere cosa essere e cosa fare della sua vita, di sentirsi soddisfatto di sé, sempre. Gli auguro di non avere limiti né imposizioni, solo la possibilità di affermare la propria unicità



Cosa ne pensi del fenomeno in continua ascesa della musica trap: testi che parlano di disagio e criminalità, con riferimenti espliciti a violenza e droghe – a tuo avviso – possono avere veramente ripercussioni negative sui giovanissimi?

Mi fa molta paura questa deriva musicale denominata trap. Mi fa soprattutto paura il fatto che i ragazzini si sentano “toghi” nel cantare testi che trasudano violenza e sessismo; è una situazione socialmente preoccupante. La musica “rap” già conteneva questo tipo di messaggi – anche se quando ero ragazzina io c'erano maggiori tabù -; ora invece è tutto molto più esplicito, senza freni. Un adolescente non possiede gli strumenti necessari per elaborare tutto ciò, quindi ne rimane facilmente influenzato.

Un tuo brano si intitola ODIO SANREMO. Ovviamente immagino si tratti di una provocazione: ti piacerebbe calcare il palco più importante del nostro paese?

Assolutamente sì, sarei ipocrita a negarlo. Ovviamente ci andrei portando la vera me stessa, con i miei messaggi, i miei testi, facendo insomma “una piccola rivoluzione”. Non possiamo negarlo: il Festival di Sanremo – al netto di tutti i difetti che esistono dietro questa kermesse - è una vetrina importante e offre molta visibilità

Dopo PAURA uscirà un album? Stai già lavorando a nuovi pezzi per l'anno nuovo?

Certo, ci sono altri brani in cantiere: il 2024 porterà nuove canzoni e nuove emozioni!

Qual è la tua canzone del cuore, quel brano che rappresenta la tua essenza e non smetteresti mai di cantare?

Ne ho parecchie di canzoni che mi toccano in maniera particolare; in questo momento mi sento di dirti “Il mio canto libero”, di Lucio Battisti, inno alla libertà, alla pura espressione del sé.

Provieni da un'isola magica, ricca di storia e cultura: la Sardegna. Quanto c'è di questa terra così affascinante nella tua arte? Quali suggestioni hanno permeato la tua essenza di cantante e attrice?

Porto dentro di me l'onestà dei sardi. Abbiamo forse tanti difetti, ma siamo un popolo onesto e molto di cuore: le persone qui hanno un animo generoso, altruista; e questa caratteristica la custodisco molto gelosamente. Aggiungerei anche la tenacia, siamo cocciuti, determinati e propositivi.

Facciamo un passo indietro.Ti definisci “cantattrice”, ossia una performer a tutto tondo, divisa tra musica e recitazione. Ma quando hai scoperto l'amore per l'Arte?

Ho respirato ARTE da sempre - ero ancora nella pancia di mia mamma, anche lei attrice. E' qualcosa di atavico, ce l'ho nel sangue. Pure la musica ha sempre fatto parte della mia vita, fin da piccola. Da adolescente ho iniziato seriamente a studiare canto...e da quel momento non ho più smesso, nonostante i miei studi universitari in Scienze dell'amministrazione: il mio lato artistico l'ho sempre coltivato con ardore e passione. Per quanto riguarda la recitazione, dopo la laurea mi sono trasferita a Roma per approfondire la conoscenza delle arti drammatiche ed è stata una vera e propria folgorazione: alla Duse International ho praticato il metodo Stanislavskij-Strasberg e la grandezza del mondo si è palesata nella sua interezza davanti ai miei occhi; è stata sicuramente una delle esperienze più forti della mia vita

Il teatro insegna anche il concetto di FIDUCIA. Affidarsi all'altro e lasciarsi andare con tranquillità; non è semplice all'inizio aprirsi e “donarsi” senza difese né pregiudizi...

E' assolutamente vero: io nasco un po'diffidente – forse anche questa è una caratteristica sarda, ma frequentando quotidianamente l'ambiente teatrale ho acquisito fiducia verso il prossimo e soprattutto la voglia di collaborare con gli altri. La vera gioia è creare e divertirsi con le altre persone, sia nel teatro che nella musica!!

E qui mi viene in mente una citazione di Eduardo de Filippo: “Con la tecnica non si fa il teatro; il teatro si fa con la fantasia”...

Aveva pienamente ragione; per fare teatro occorre estro, fantasia e tanta voglia di divertirsi!

Attualmente sei in scena con qualche spettacolo?

In questo momento sono in scena con uno spettacolo per ragazzi, BANDIDA: è la storia di una banditessa sarda; giriamo la Sardegna da due anni ormai, facciamo repliche e il feedback è sempre positivo. Inizierò a breve con la stessa compagnia un altro progetto; ma la cosa che più mi rende felice è che debutterò con uno spettacolo interamente mio: un mix tra teatro e musica, con i miei brani...ovviamente vi terrò aggiornati!

 Allora aspettiamo novità Claudia, buon 2024 pieno di arte, stupore e meraviglia!

 

Ecco  il link al  singolo PAURA

https://www.youtube.com/watch?v=P0yyKHHCGG0 

 

IG @claudiaottaviaartist

 


 

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